Le storie degli imprenditori sono storie di resilienza, di passione e di talento.
Ci sono storie, però, che narrano anche di piccoli eroi e dell’importante legame che questi hanno con il territorio. Sono storie che hanno il sapore della sfida e che rispecchiano pienamente la connessione che noi di Maca abbiamo con la nostra terra. Essere imprenditore significa essere curiosi, avere passione e dedizione. L’imprenditore è colui che sa vedere dove altri non vedono, che ispira e motiva gli altri per raggiungere obiettivi che avvantaggiano non solo l’impresa, ma anche l’intera comunità. Ecco perché abbiamo scelto di raccontare la storia di Florencio.

Florencio Escabas è un ristoratore di Cordova, un piccolo paese delle Filippine. Il suo piatto forte è la zuppa di anguille e il suo sogno è far prosperare la sua comunità grazie al suo ristorante.  Florencio, prima di diventare un famigerato street fooder, ha fatto il pescatore per trent’anni.
Fu il nonno a insegnargli a pescare e lui capì subito che, per sfamare la sua famiglia in un posto così povero, doveva puntare sulla pesca. Fare questo lavoro gli consentiva di avere sempre cibo e a un costo vantaggioso. Una questione di massimizzazione dei profitti, dunque. 

Capì che era più bravo a catturare le anguille, una tipologia di pesce che, però, non era molto apprezzata dalle persone per via del sapore particolare. Pensò che per far crescere il suo business e sfruttare al massimo le sue competenze e quelle dei pescatori della sua comunità doveva cambiare quel sapore e offrire alle persone un prodotto migliorato e innovativo. 

Si mise ai fornelli e creò il nilarang di Cordova. È solo a Cordova, nel chiosco Da Entoy, infatti, che si può apprezzare questa prelibata zuppa di pesce. 

Ma perché stiamo raccontando questa storia? E, soprattutto, cosa c’entra con l’imprenditoria e il territorio?

Se per l’impresa l’humus che la rende fertile è la valorizzazione dei suoi talenti, prodotti e competenze, ciò che valorizza il territorio è la linfa vitale delle persone che lo popolano. Linfa rappresentata dalle imprese.

All’inizio dell’attività di ristorazione, il chiosco di Florencio era raggiungibile solo a piedi. Il piccolo villaggio di Cordova, infatti, non aveva strade percorribili con mezzi di trasporto.
Negli anni, Cordova è diventata famosa per la zuppa di Florencio, per la sua bontà e per i suoi effetti benefici. Talmente famosa che, quando si sono accorti che arrivava gente da tutto il mondo per assaggiarla, è stata costruita una strada per arrivare al ristorante Da Entoy. Strada che ha favorito lo sviluppo del villaggio e il miglioramento della qualità della vita della comunità. 

Questa storia ci fa riflettere molto su quanto siano connesse imprenditoria e territorio

A uno sguardo meno attento, Florencio può sembrare un piccolo pescatore che prepara una zuppa di pesce, ma andando più a fondo possiamo comprendere quanto, invece, sia un grande imprenditore con una visione che supera il suo presente per guardare al futuro del territorio e della comunità

Florencio riesce a fare una cosa sorprendente: sfruttare le risorse che gli offre la sua terra per restituirne altrettante a quella stessa terra. Una specie di economia circolare basata sul concetto di rigenerazione delle risorse. Un modello di business in cui noi di Maca crediamo fortemente. Per questo motivo, infatti, abbiamo scelto di fondare i nostri due stabilimenti in Campania nonostante i nostri clienti vengano da ogni parte del mondo. Vogliamo migliorare e creare competenze, servizi e prodotti di eccellenza che esportino il nostro saper fare in tutto il mondo. 

maca_territorio

Crediamo che il territorio sia vitale per l’impresa e l’impresa sia vitale per il territorio, per la cultura e per la comunità. Questa connessione assomiglia a un gioco di parti che definisce l’identità e le tradizioni di entrambe. Per questa ragione siamo orgogliosi di definirci un’azienda campana e di preservarne le competenze, le bellezze e il patrimonio culturale di questa terra che ci ha dato i natali.

Iscriviti alla newsletter