Stretch sleeve o shrink sleeve?
Stessa estetica, ma una delle due è molto più eco-sostenibile.

Le stretch sleeve e le shrink sleeve sono etichette tubolari in grado di rivestire una parte o l’intera superficie di un packaging primario o di unire insieme due packaging di forma e dimensione differenti come campioni gratuiti o offerte multipack.

A differenza delle etichette autoadesive, le sleeve sono in grado di rivestire a 360 gradi packaging dalle più disparate forme offrendo ai brand il vantaggio di personalizzare senza alcun limite i propri prodotti. Grazie alla loro capacità di adattarsi al contorno del packaging primario e di rivestirlo integralmente, queste etichette possono essere applicate anche in modo da sigillare il prodotto rendendolo molto più sicuro, ad esempio con un sigillo pre-forato che protegge l’apertura. Una soluzione che offre, in particolare, ai settori pharma e food enormi vantaggi in termini di affidabilità e salvaguardia dei prodotti.

In cosa differiscono stretch sleeve e shrink sleeve?

Seppur esteticamente identiche, queste due soluzioni presentano enormi differenze.

Applicazione

Partiamo dalla modalità di applicazione: mentre le stretch sleeve rivestono il packaging primario attraverso il principio dell’estensione grazie alla loro elasticità, le shrink sleeve lo fanno grazie alla termo-retrazione.

Se la stretch, per applicarla, deve essere allargata significa che il suo perimetro è inferiore al perimetro del contenitore da vestire; la shrink sleeve, invece, se deve retrarre con il calore per adagiarsi allo stesso contenitore deve avere un perimetro maggiore rispetto a quello del contenitore da vestire. Di conseguenza, le dimensioni delle sleeve, prima della applicazione, sono più piccole per lo stretch e maggiori per lo shrink.

Peso specifico

Un’altra importante differenza riguarda il peso specifico: le shrink sleeve vengono realizzate, di regola, con PET che ha un peso specifico > 1.30, mentre lo stretch utilizza LDPE con peso specifico di 0.92. Quindi anche il tipo di materia prima utilizzata è ad importante vantaggio dello stretch.

Infine, per il riciclo, l’utilizzo della flottazione per separare, ad es., un contenitore di PET dalla sua etichetta stretch, immediatamente e semplicemente si separano bottiglia ed etichetta, in quanto la bottiglia va a fondo e l’etichetta galleggia. E la mancanza di colla rende il processo molto efficiente.

Progettazione grafica

Durante la progettazione grafica, al di là della sfida nel prevedere come si comporterà il visual in base alle curve per packaging primario, a seconda che si tratti di stretch o shrink sleeve, bisognerà pre-distorcere il design in base alla forma del tuo contenitore ragionando o per estensione o per retrazione.

Impatto ambientale

Ritornando alle due tecniche di applicazione, il processo di applicazione di una sleeve termoretraibile prevede il restringimento di una guaina con vapore o calore in modo che si adatti alla forma del contenitore. Questo comporta l’utilizzo di una grande quantità di energia, maggiori costi e maggiore emissione in atmosfera di CO2.

Le stretch sleeve, al contrario, essendo elastiche non hanno bisogno del calore per adattarsi al packaging primario e rappresentano una soluzione molto più vantaggiosa non solo in termini di minor impatto ambientale, ma anche in termini di costi fino al 50% in meno delle shrink.  Inoltre, la materia prima con cui vengono realizzate è il polietilene: un materiale riciclabile al 100%, un ulteriore vantaggio che, insieme al processo produttivo più pulito e a basso consumo energetico, rende questa soluzione più green e adatta a un sistema di economia circolare.

Il valore aggiunto di MACA

In MACA realizziamo sia soluzioni termoretraibili che stretch sleeve, ma la nostra visione verso un futuro con packaging sempre più rispettosi del pianeta ci ha spinto sempre con maggiore impegno a ricercare soluzioni funzionali, sicure, esteticamente attraenti e sostenibili per il pianeta, per le aziende e per le persone. Le stretch sleeve ne sono un esempio.

Il reparto di Ricerca e Sviluppo di Maca ha messo a punto materiali e processo con risultati molto apprezzati in ambito europeo fino ad oggi ineguagliati. La sinergia con la Comag, che costruisce anche macchine etichettatrici, sia shrink che stretch, ha consentito di sviluppare macchine fino a 50 mila colpi l’ora ed applicazioni brevettate, tra cui linee dedicate a yogurt e dessert dove la sleeve viene applicata dal basso, senza necessità di capovolgere il bicchiere, lasciando pulito il lid oppure linee per contenitori conici per gelati o latticini dove le stretch vengono accompagnate dal basso, superando l’ostacolo del bordo del vassoio che, di solito, sporge per consentire di saldarvi il top.

Mettiamo l’innovazione tecnologica al servizio della sostenibilità ambientale ed economica delle imprese. Realizziamo sistemi customizzati comprensivi di sleeve e relativa macchina applicatrice.

Noi di MACA troviamo sempre la soluzione.
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