Dentro la città, una miscela di storia, significati e culture.

La storia della città partenopea è lunghissima e l’avvicendarsi di dominazioni diverse ne ha influenzato la lingua, l’arte, la musica, l’architettura. Questa straordinaria evoluzione è inarrestabile, continua ad avvenire ancora oggi a distanza di più di due millenni.

Testimone di questo morfismo metropolitano è il virtuoso esempio dei Vasci, un tipico quartiere del centro storico napoletano che, da ultimo degli ultimi, è diventato quello più esclusivo.

Icona dell’antica e perenne miseria degli strati sociali più emarginati della città, i “bassi” o come sono chiamati in napoletano “‘e vasci”, hanno origini antiche. Situati nelle viscere di Napoli, sono nati ufficialmente durante la dominazione spagnola, tra il XVI e il XVII secolo.

In quel momento storico, per ragioni militari, era vietato costruire all’esterno della cinta urbana, ma la popolazione partenopea era in continua espansione. Tutti gli spazi disponibili divennero luoghi in cui abitare: locali, esercizi pubblici, botteghe artigianali che non persero l’originaria funzione di negozi. Nasce da qui l’espressione “fare casa ‘e puteca” e cioè abitare e lavorare in un unico ambiente.

Ma questo non è l’unico fenomeno di costume di cui sono stati testimoni i Vasci.

Proprio lungo questi vicoli stretti, incorniciati dai panni stesi ad asciugare, a risalire per invadere le viuzze dei Quartieri Spagnoli, il profumo affumicato, inebriante e rinvigorente del caffè si è fatto faticosamente strada tra vicende politiche, filosofie di preparazione e mistificazioni clericali.

Ma la verità è che i napoletani poco apprezzavano il caffè com’era in origine. Per incontrare e soddisfare il palato partenopeo, i produttori locali di caffè aggiunsero maggiore cremosità alla ricetta originale mescolando alla qualità “Arabica” un po’ di “Robusta”. Nacque ‘A ciucculata ‘e café, il caffè napoletano.
E così, dentro quella combinazione perfetta di note tostate, sentori affumicati, profumi di terre antiche, si rimestano sapori, odori e culture. Si miscelano emozioni e significati, nascono nuovi rituali che diventano tradizioni, come il caffè sospeso.

È più chiaro adesso che c’è tanto da proteggere in una confezione di caffè. Non si tratta solo di un prodotto, abbiamo a che fare con l’identità, con i valori e con l’autenticità di un popolo.

I Vasci, oggi diventati quasi tutti case vacanze, B&B, botteghe o ristoranti, offrono un contatto con la città davvero unico e indimenticabile. Come bere un buon caffè napoletano, si presentano mutati in una vera e propria esperienza turistica.